venerdì 30 dicembre 2016

CONTROMESSAGGIO DI FINE ANNO


CONTROMESSAGGIO DI FINE ANNO



Quest’anno è stato particolarmente ostico, non più di altri comunque. Il futuro riposa nel grembo di Zeus e comunque è adesso. Ipocrisia, codardia, menzogna, falsità, paura, presunzione, arroganza, ormai sono divenuti una compagnia costante, in un mondo dove domina il mediocre pressapochista e leccaculo e dove l’oscurità viene spacciata per luce, a volte in buona fede, altre, più spesso, consapevolmente da veri e propri ciarlatani e mistificatori. Un anno di sconfortanti conferme, di desolanti scoperte e di profondi disgusti.
E voi, branco di pecoroni invigliacchiti, cacasotto, incapaci, affetti dalla blenorragia delle vostre miserrime anime; voi iniziati e arcimaestri da opera buffa di quart’ordine e da due soldi, tutti dediti al mantenimento della propria corte; voi sapienti senza conoscenza dei vostri più che angusti limiti; voi potenti d’impotenza, fasulli alchimisti tracotanti di un vuoto nulla; cavalieri dell’autocertificazione; filistei dell’arrivisimo ad ogni costo e geni della calunnia sussurrata a mezza voce; voi falliti cupidi di sedere su uno scranno, che strisciate nella penombra, ebbri del fare codazzo a qualcuno del quale non vedete l’ora di fare le esequie… Tutti voi, branco di morti che camminano lenti, indolenti e cantanti, verso le illusioni che voi stessi avete creato, pusillanimi e tremebondi quanto astiosi di un rancore mal sopito nel gorgo delle vostre invidie, non vi accorgete neppure d’essere i ridicoli zimbelli del vostro, unico, reale Signore e Padrone che ride, sghignazza e mai sorride.  

martedì 27 dicembre 2016