martedì 3 novembre 2015

PESI E MISURE


Caro Aldo, che dire? Mi chiedo "perché", soprattutto.
Mi chiedo il perché di questo attacco a un pezzo di Gianfranco de Turris nel quale non mi riesce di ravvisare nulla di quanto tu gli imputi. Anche perché non vi è traccia nell'articolo di nulla contrario o in avversione né alla Chiesa né a questo papa che - detto per inciso n quanto la cosa non cambia nulla a nessuno - a me personalmente non piace, sarà anche in quanto sudamericano e dunque molto distante dalla mia Europa. Non capisco la virulenza dell'attacco anche perché de Turris non fa operazione per nulla diversa da quella effettuata proprio da Panunzio nel lontano 1975 a proposito di un cartellone pubblicitario relativo al film "L'Anticristo" traendone conseguenze alquanto analoghe con un medesimo metodo deduttivo simbolico. Perché a Panunzio questo non è stato mai criticato e a de Turris si? I Simboli parlano, parlano ancora all'uomo che non li sa più leggere, i fulmini cadono oggi come duemila o duecentomila anni fa, un fenomeno analogo a quello su San Pietro è riportato nelle cronache del 1500 a riguardo di Alessandro VI e gli auspici che ne vennero tratti allora, nefasti, purtroppo si confermarono esatti. E allora? Perché improvvisamente ricorrere a pseudo razionalizzazioni materiali? I fulmini cadono, ma quello è caduto direttamente sul cupolone, proprio in quel momento, non in un altro. Stesso dicasi sugli uccelli, corvi, colombe e gabbiani. Ricordiamo il vento che aperse il Vangelo alla morte di Giovanni Paolo II? Di cose "strane" intorno a questo Papa - che a me non piace - ne sono successe parecchie, e soltanto uno sciocco non vorrebbe vederci dei "segni" senza per questo voler fare gli "apocalittici" per forza. Allora cosa ci sarebbe di sbagliato nell'interpretazione simbolica effettuata da de Turris? È una possibilità, perché non prenderla in considerazione? O forse piuttosto perché viene da Gianfranco de Turris e allora va criticata a prescindere? L'armamentario che tu gli attribuisci è lo stesso di Silvano Panunzio, Aldo, non capisco dunque perché criticare in un caso sì e nell'altro no. Infine il murale, sono andato io personalmente a constatare cosa vi fosse dipinto e posso garantire che l'opera è gravida di simboli estremamente "curiosi" che non andrebbero glissati con così tanta nonchalanse, anche perché ricordo che la "Verità, grida agli angoli delle strade" - lo diceva sempre l'ottimo Silvano tu lo sai bene - e ripeto ancora non è diverso questo "murale" da un manifesto degli anni 70. Chi sa leggere sa leggere, poi c'è chi non vuole e allora è inutile parlarne...  Comunque chiunque volesse potrà confrontare quanto da me detto leggendo il cap. "L'Anticristo a Roma" pag 844 di "Metapolitica- La Roma Eterna e la Nuova Gerusalemme" Ed. del Babuino - Roma 1979, ovviamente di Silvano Panunzio.


PRESENTAZIONE DE "L'ARTE ERMETICA" IBS- IL LIBRACCIO A ROMA DEL 2 NOV.